Tutto è compiuto, al di sopra di ogni etica politica, oltre il senso di decenza sociale, nello sprezzo più sfacciato del decoro istituzionale, in nome di un presente assoluto.
Non è più tempo di analisi, di parole, di allarmi, nulla ormai attiene al caso, all’evenienza, all’ipotesi, nulla interessa più la revisione, la precauzione, il rischio, il passato già remoto.
Nessuno oserà trasgredire in libertà, distinguersi con chiarezza, opporsi, pochi interrogheranno la propria coscienza per un barlume di pentimento, per un futuro non scontato.